giovedì 15 ottobre 2015

.Sopravvissuto - The martian.

Un paio di giorni fa, complice anche la promozione del cinema a 3 euro, sono andata a vedere il nuovo film di Ridley Scott, un regista che apprezzo molto, con Matt Damon, attore a dir poco notevole.


TRAMA: Durante una missione su Marte, l'astronauta Mark Watney viene considerato morto dopo una forte tempesta e per questo abbandonato dal suo equipaggio. Ma Watney è sopravvissuto e ora si ritrova solo sul pianeta ostile. Con scarse provviste, Watney deve attingere al suo ingegno, alla sua arguzia e al suo spirito di sopravvivenza per trovare un modo per segnalare alla Terra che è vivo. A milioni di chilometri di distanza, la NASA e un team di scienziati internazionali lavorano instancabilmente per cercare di portare "il marziano" a casa, mentre i suoi compagni cercano di tracciare un'audace, se non impossibile, missione di salvataggio.


 Il film è tratto dal romanzo L'uomo di Marte di Andy Weir, titolo che dovrò recuperare al più presto, non appena avrò finito i libri di Douglas Adams (sono in piena fase fantascienza al momento), perché il film mi ha entusiasmata e non poco.
Voi non lo sapete, ma io sono una pignola che non si fa mai piacere niente in ambito cinematografico, quindi che un film mi entusiasmi è a dir poco stupefacente xD
Il film, nonostante sia classificabile nel filone della fantascienza, è stato elogiato per la sua quasi del tutto accuratezza scientifica; vi riporto qui il passo di Wiki:


Lames L. Green, direttore della Planetary Science Division della NASA, ha lavorato come consulente scientifico per il film, e ha elogiato la dedizione della produzione nell'accuratezza del film. Andy Weir, autore del libro, ha fatto numerose ricerche durante il processo di scrittura. Il processo di combustione usato da Watney per produrre acqua è accurato ed è usato dalla NASA nei suoi test per un viaggio su Marte. Anche il generatore termoelettrico a radioisotopi è stato usato accuratamente.Alcune scoperte successive alla pubblicazione del libro hanno rivelato un'inesattezza: su Marte le tempeste di sabbia possono raggiungere i 190 chilometri orari, ma è stato determinato che la pressione atmosferica è troppo bassa per far sì che il vento possa causare danni significativi. Nonostante la gravità marziana sia il 40% di quella terrestre, il regista Ridley Scott ha deciso di non mostrare tale differenza, affermando che le tute spaziali avrebbero appesantito i personaggi abbastanza da non evidenziare la minore gravità.

Quindi le premesse erano ottime e infatti il film non mi ha delusa!
Non vedevo un film di fantascienza così ben fatto da tempo, prima di questo solo Gravity aveva attirato la mia attenzione (Sandra Bullock poi mi piace tantissimo come attrice).
Matt Damon, attore magistrale, ha reso al meglio la disperazione del suo personaggio costretto a rimanere su Marte per quasi due anni, si è arrabattato e grazie sia alla sua mente geniale (botanico coi controcazzi), ma anche ad una discreta dose di palle, è riuscito a cavarsi dai guai.
Ci sono stati dei momenti da panico, momenti in cui pensavo che succedesse il peggio, ed effettivamente alcune volte ho temuto che il povero Matt ci avrebbe lasciato la vita, ma un anno e mezzo di solitudine gli ha fatto tirare fuori delle "palle" che un uomo normale, non avrebbe mai avuto; l'uso della disperazione come carburante per andare avanti e non arrendersi nonostante le scarse possibilità e un corpo sempre più esile e malandato dovuto alla scarsa alimentazione, ha conferito al film una veridicità spettacolare.
Come dice lo stesso Mark Watney alla fine del film, quando si intraprende una carriera rischiosa come quella dell'astronauta bisogna sempre pensare al peggio, pensare che potrebbe arrivare la fine in qualunque momento.

Ambientazioni a dir poco spettacolari, vedere quel bellissimo pianeta rosso sullo schermo gigante del cinema mi ha emozionata; l'attenzione per ogni minimo particolare ha entusiasmato sia me come penso qualunque appassionato di Marte.


Bravissimo Matt Damon, che non si smentisce mai, ma anche il resto del cast non se l'è cavata male, ritroviamo infatti il bravissimo Chiwetel Ejiofor, ricordato ai più per la sua interpretazione in 12 Anni Schiavo, e la bella Jessica Chastain,  co-protagonista con Tom "Loki" Hiddleston e Mia Wasikowska in Crimson Peak diretto da Guillermo Del Toro (spero di non farmela troppo sotto quando sarà il momento di vederlo al cinema).

Concludo la mia piccola recensione consigliando la visione di questo bel film sia agli amanti della fantascienza, ma anche a coloro che vogliono vedere un bel film dalle tinte drammatiche.

Black~



2 commenti:

  1. Anche a me è piaciuto moltissimo questo film! Infatti ho subito preso il libro e non vedo l'ora di iniziarlo.
    Anch'io ho apprezzato molto l'accuratezza scientifica del film. A quanto pare tutto quel che Mark fa è verosimile e possibile, un concetto che mi ha affascinata. Bravissimo anche Matt Damon, ma direi che tutto il cast ha fatto un ottimo lavoro. Ridley Scott non delude (quasi!) mai.

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    1. Sicuramente Scott si è riscattato per Prometheus con questo film xD
      Spero di recuperarlo al più presto anche io il libro, non so se esiste in ebook, in caso darò un'occhiata su amazon.

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