mercoledì 12 luglio 2017
Ten Count in Italia per la J-Pop
Ieri si è svolto a Milano un pre-evento per l'uscita di Killing Staling (webcomics coreano di Lezhin, ideato da Koogi). Durante l'evento, oltre alla messa in palio di tre autografi della Sensei (autografo che io vorrei dal profondo del mio cuoricino), la J-Pop ha fatto un annuncio che farà contente moltissime persone.
Parlo infatti dell'uscita, per il mercato italiano, di Ten Count, serie attualmente in corso della Sensei Rihito Takarai ("Solo i fiori sanno... e Seven Days editi per la Flashbook), con all'attivo 5 volumi in patria.
Un ragazzo, affetto da una fobia che gli impedisce di avere ogni tipo di contatto con altri esseri umani, riceve l'offerta d'aiuto di uno strano psicoterapeuta che vorrebbe assisterlo nel suo ritorno verso la normalità... ma quali saranno le sue vere motivazioni? Che tipo di rappoto cerca, e cosa lo spinge ad avvicinarsi a lui?
Sinceramente questo annuncio mi ha un po' sorpresa, ma alla fine la J-Pop sembra stia portando tutti i BL un po' più controversi sulla piazza. Badate bene che non sto parlando di KS, che a mio avviso non è considerabile del tutto BL, ma di Super Lovers. Questo manga affronta infatti tempi un po' spinosi, diciamo.
L'uscita di Ten Count dovrebbe essere prevista per l'autunno, suppongo per Lucca Comics 2017 a questo punto.
Sulla pagina fb dell'editore è disponibile un video in live dove viene fatto l'annuncio e dove si può vedere lo svolgersi dell'evento.
Io ammetto che non ho mai letto Ten Count xD Shame on me, lo so. Vedrò di recuperarlo in cartaceo appena uscirà.
Black.
(Foto prese dalla pagina dell'editore J-Pop)
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domenica 2 luglio 2017
Recensione: "Bruto" di Kim Fielding
Ormai è passato quasi un anno da quando ho scritto l'ultima volta, quindi sperando di ritornare un po' più attiva (me lo riprometto sempre ma non ci riesco mai XD), vi lascio una nuova mini recensione di una delle mie ultime letture.
Questo libro mi ha sempre molto ispirato e alla fine sono riuscita a leggerlo e devo dire che l'ho adorato dall'inizio alla fine. Parlo di "Bruto" di Kim Fielding, uno storico dalle tinte fantasy.
Bruto conduce una vita solitaria in un mondo dove la magia è all’ordine del giorno. È un gigante di due metri e trenta di bruttezza e dai natali ignobili. Nessuno, incluso Bruto, si aspetta che lui sia più di un operaio. Ma gli eroi si presentano in tutte le forme e dimensioni e, dopo aver subito una mutilazione per salvare il principe, la vita di Bruto cambia bruscamente: è chiamato a servire al palazzo di Tellomer come guardia per un singolo detenuto. Sembra facile, ma si rivela essere la sfida della sua vita.
Le voci di palazzo dicono che il prigioniero, Gray Leynham, sia uno stregone e un traditore. Quel che è certo è che ha trascorso anni nello squallore: cieco, incatenato, reso quasi muto da una balbuzie estrema. Sogna la morte della gente, e quei sogni si avverano.
Mentre Bruto si abitua alla vita di palazzo e comincia a conoscere Gray, scopre anche il proprio valore, in primo luogo come amico e uomo, poi come amante. Ma Bruto impara anche che gli eroi, a volte, devono affrontare scelte difficili e che fare ciò che è giusto può portare nuovi pericoli.
Come ho già scritto sopra, mi è piaciuto veramente tanto.
Scritto bene e tradotto quasi bene, ho trovato qualche errore, ma non ha influito molto.
La storia è ben strutturata e quello che mi ha sorpreso, diversa dal solito!
La storia d'amore è lenta e ben approfondita ma circondata da tutto un background che si trova difficilmente in altri libri del genere m/m.
Ho apprezzato molto l'espediente di cambiare l'appellativo al protagonista a seconda di quanto si sentisse amato e apprezzato dagli altri; Bruto infatti non è il suo vero nome, ma una specie di nomignolo che gli è stato dato dagli abitanti del suo villaggio.
La storia con Gray mi ha commossa, quei 10 anni in "cattività" sicuramente hanno reso anche il mago una persona diversa, gli hanno fatto capire cos'è fondamentale nella vita.
Bellissimo quando scappano e la paura di Gray di mettere il suo amore nei guai, lo spirito di sacrifico di entrambi *^*
Il senso di possessività che sviluppa Gray è qualcosa di veramente dolce, il fatto che voglia toccare così tanto spesso il suo Aric (vero nome di Bruto) per marcare il territorio me l'ha reso super simpatico, non è solo qualcuno indifeso chiuso in cella e incatenato, l'amore per il suo gigante l'ha fatto rifiorire e tornare un essere umano e un uomo in tutto e per tutto.
Sarei stata curiosa di leggere un po' la storia di Maud e Friddy, magari un sequel, chissà xD
Un post breve ma intenso, spero xD
Se ne avete l'occasione leggete questo bel libro e spero di averlo presto in cartaceo nella mia collezione *^*
Black.
Questo libro mi ha sempre molto ispirato e alla fine sono riuscita a leggerlo e devo dire che l'ho adorato dall'inizio alla fine. Parlo di "Bruto" di Kim Fielding, uno storico dalle tinte fantasy.
Bruto conduce una vita solitaria in un mondo dove la magia è all’ordine del giorno. È un gigante di due metri e trenta di bruttezza e dai natali ignobili. Nessuno, incluso Bruto, si aspetta che lui sia più di un operaio. Ma gli eroi si presentano in tutte le forme e dimensioni e, dopo aver subito una mutilazione per salvare il principe, la vita di Bruto cambia bruscamente: è chiamato a servire al palazzo di Tellomer come guardia per un singolo detenuto. Sembra facile, ma si rivela essere la sfida della sua vita.
Le voci di palazzo dicono che il prigioniero, Gray Leynham, sia uno stregone e un traditore. Quel che è certo è che ha trascorso anni nello squallore: cieco, incatenato, reso quasi muto da una balbuzie estrema. Sogna la morte della gente, e quei sogni si avverano.
Mentre Bruto si abitua alla vita di palazzo e comincia a conoscere Gray, scopre anche il proprio valore, in primo luogo come amico e uomo, poi come amante. Ma Bruto impara anche che gli eroi, a volte, devono affrontare scelte difficili e che fare ciò che è giusto può portare nuovi pericoli.
Come ho già scritto sopra, mi è piaciuto veramente tanto.
Scritto bene e tradotto quasi bene, ho trovato qualche errore, ma non ha influito molto.
La storia è ben strutturata e quello che mi ha sorpreso, diversa dal solito!
La storia d'amore è lenta e ben approfondita ma circondata da tutto un background che si trova difficilmente in altri libri del genere m/m.
Ho apprezzato molto l'espediente di cambiare l'appellativo al protagonista a seconda di quanto si sentisse amato e apprezzato dagli altri; Bruto infatti non è il suo vero nome, ma una specie di nomignolo che gli è stato dato dagli abitanti del suo villaggio.
La storia con Gray mi ha commossa, quei 10 anni in "cattività" sicuramente hanno reso anche il mago una persona diversa, gli hanno fatto capire cos'è fondamentale nella vita.
Bellissimo quando scappano e la paura di Gray di mettere il suo amore nei guai, lo spirito di sacrifico di entrambi *^*
Il senso di possessività che sviluppa Gray è qualcosa di veramente dolce, il fatto che voglia toccare così tanto spesso il suo Aric (vero nome di Bruto) per marcare il territorio me l'ha reso super simpatico, non è solo qualcuno indifeso chiuso in cella e incatenato, l'amore per il suo gigante l'ha fatto rifiorire e tornare un essere umano e un uomo in tutto e per tutto.
Sarei stata curiosa di leggere un po' la storia di Maud e Friddy, magari un sequel, chissà xD
Un post breve ma intenso, spero xD
Se ne avete l'occasione leggete questo bel libro e spero di averlo presto in cartaceo nella mia collezione *^*
Black.
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