Ormai è passato quasi un anno da quando ho scritto l'ultima volta, quindi sperando di ritornare un po' più attiva (me lo riprometto sempre ma non ci riesco mai XD), vi lascio una nuova mini recensione di una delle mie ultime letture.
Questo libro mi ha sempre molto ispirato e alla fine sono riuscita a leggerlo e devo dire che l'ho adorato dall'inizio alla fine. Parlo di "Bruto" di Kim Fielding, uno storico dalle tinte fantasy.
Bruto
conduce una vita solitaria in un mondo dove la magia è all’ordine del
giorno. È un gigante di due metri e trenta di bruttezza e dai natali
ignobili. Nessuno, incluso Bruto, si aspetta che lui sia più di un
operaio. Ma gli eroi si presentano in tutte le forme e dimensioni e,
dopo aver subito una mutilazione per salvare il principe, la vita di
Bruto cambia bruscamente: è chiamato a
servire al palazzo di Tellomer come guardia per un singolo detenuto.
Sembra facile, ma si rivela essere la sfida della sua vita.
Le
voci di palazzo dicono che il prigioniero, Gray Leynham, sia uno
stregone e un traditore. Quel che è certo è che ha trascorso anni nello
squallore: cieco, incatenato, reso quasi muto da una balbuzie estrema.
Sogna la morte della gente, e quei sogni si avverano.
Mentre
Bruto si abitua alla vita di palazzo e comincia a conoscere Gray, scopre
anche il proprio valore, in primo luogo come amico e uomo, poi come
amante. Ma Bruto impara anche che gli eroi, a volte, devono affrontare
scelte difficili e che fare ciò che è giusto può portare nuovi pericoli.
Come ho già scritto sopra, mi è piaciuto veramente tanto.
Scritto bene e tradotto quasi bene, ho trovato qualche errore, ma non ha influito molto.
La storia è ben strutturata e quello che mi ha sorpreso, diversa dal solito!
La
storia d'amore è lenta e ben approfondita ma circondata da tutto un
background che si trova difficilmente in altri libri del genere m/m.
Ho
apprezzato molto l'espediente di cambiare l'appellativo al protagonista
a seconda di quanto si sentisse amato e apprezzato dagli altri; Bruto infatti non è il suo vero nome, ma una specie di nomignolo che gli è stato dato dagli abitanti del suo villaggio.
La
storia con Gray mi ha commossa, quei 10 anni in "cattività"
sicuramente hanno reso anche il mago una persona diversa, gli hanno
fatto capire cos'è fondamentale nella vita.
Bellissimo quando scappano e la paura di Gray di mettere il suo amore nei guai, lo spirito di sacrifico di entrambi *^*
Il
senso di possessività che sviluppa Gray è qualcosa di veramente dolce,
il fatto che voglia toccare così tanto spesso il suo Aric (vero nome di Bruto) per marcare il
territorio me l'ha reso super simpatico, non è solo qualcuno indifeso
chiuso in cella e incatenato, l'amore per il suo gigante l'ha fatto
rifiorire e tornare un essere umano e un uomo in tutto e per tutto.
Sarei stata curiosa di leggere un po' la storia di Maud e Friddy, magari un sequel, chissà xD
Un post breve ma intenso, spero xD
Se ne avete l'occasione leggete questo bel libro e spero di averlo presto in cartaceo nella mia collezione *^*
Black.
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