Erwin, umano/cacciatore
l’oscurità che lo accompagnava di solito
si era tinta di bianco e poi di blu… e aveva visto qualcosa davanti ai
suoi occhi, come se riuscissero a vederci, era stato come un ricordo
lontano, dimenticato da tempo ormai immemore che si riaffaccia agli
occhi della mente: tutto era blu intorno a lui, mille teste e forse
anche di più, tutto blu, si inchinavano e cantavano una litania che gli
metteva i brividi, tutto era blu… poi tornò tutto ad essere nuovamente
nero, tutto era tornato buio e disperazione, angoscia, aspettativa
delusa.
[...]
Poi, quando mancava poso alla meta, di
nuovo quella marea blu gli investì gli occhi, la mente, il corpo, fu
sopraffatto da quella sensazione, soffocò cercando l’aria, come se
davvero un immenso mare si fosse riversato su di lui per inghiottirlo, i
polmoni gli bruciavano, mentre una mano gli si parava davanti agli
occhi, come per aiutarlo a sorreggersi, Arden cercò di agguantarla in
tutti i modi, ma solo lui riusciva a vederla, nessuna mano incontrò la
sua, cadde a terra, ancora boccheggiando finché non svenne.
The Gregoriuses Circus by BlackSoil
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